Il Gruppo Donne nasce nel 2018 e costituisce il sottogruppo e ramo operativo transfemminista di Arcigay Modena “Matthew Shepard”.

Si occupa di veicolare accoglienza, individuale e collettiva, cultura, tramite progettualità di formazione e di informazione, approfondimenti sul tema della salute sessuale e affettiva, aggregazione, tramite il ricorso a forum interattivi di discussione ed eventi ludico-ricreativi, mutuando gli strumenti ideologici ed esecutivi propri del transfemminismo intersezionale.

Il Gruppo Donne è aperto a persone queer, lesbiche, bisessuali, trans*, asessuali, intersex, no-binary e non-conforming, eterosessuali, di diverse nazionalità portatrici di backgrounds esistenziali e professionali differenti che condividono paritariamente pratiche circolari di collettivizzazione di saperi, esperienze e competenze.

Il Gruppo Donne è un gruppo eterogeneo e aperto che pratica l’inclusione a tutti i livelli, un safe place basato sull’ascolto, il non giudizio e sulla comunicazione non violenta.

Il Gruppo Donne di Arcigay Modena fa parte della Rete Donne Transfemminista Nazionale di Arcigay, che è uno spazio aperto e plurale di confronto e di elaborazione politica, condivisione e socializzazione. La Rete Donne Transfemminista promuove la visibilità e l’autodeterminazione delle donne LBTQIA+, la loro presa di parola individuale e collettiva attraverso pratiche di esistenza e r-esistenza quotidiana e la costruzione di relazioni politiche significative tra le donne per le donne in costante comunicazione con tutte le altre soggettività. È portatrice di uno sguardo femminista/transfemminista che mette in discussione la cultura dominante cis-etero-patriarcale, maschilista/machista, l’etero-normatività e il binarismo di genere, adottando una prospettiva trans-genere che riconosce, include e agisce tutte le soggettività/identità. Fa della lotta al patriarcato, al sessismo, alla misoginia e all’omo-bi-lesbo-transnegatività, il suo centro di gravità permanente e utilizza uno sguardo e una prospettiva intersezionale, a partire dal riconoscimento della dimensione multipla della discriminazione. Rigetta tutte le forme in cui si manifesta e si perpetua il fascismo. Combatte il razzismo, l’abilismo, l’ageismo e il classismo, tenendo saldamente insieme la battaglia per il riconoscimento e la tutela dei diritti civili e la lotta per il riconoscimento e la tutela dei diritti sociali. È uno spazio sicuro dove si realizza l’inclusione, si pratica l’accoglienza e l’ascolto reciproco. È un punto di riferimento ed una casa comune, un luogo di scambio e contaminazione dove le relazioni politiche affondano le proprie radici nella pratica della sorellanza che passa dalla cura reciproca, attraverso la condivisione di vissuti ed esperienze politiche.

Alcune persone volontarie del Gruppo Donne partecipano attivamente alle attività della Rete Donne Transfemminista conducendo laboratori on-line e proponendo iniziative di in-fomazione e sensibilizzazione.

Altre persone volontarie fanno parte della rete Medus3. Osservazioni contro la Lesbofobia, una rete nazionale che comprende, oltre alla Rete Donne Transfemminista, anche altre associazioni lesbiche italiane (Alfi, Omphalos, Azione Gay e Lesbica) e che si prefigge di monitorare, registrare e comunicare i casi di Lesbofobia in Italia per porre in evidenza il fenomeno e sottolinearne la gravità al fine di combatterlo efficacemente.